La birra è una delle bevande alcoliche più diffuse e più antiche al mondo.
La qualità di Birra Peroni nasce dall’attenta selezione di acqua, malto d’orzo, mais della migliore qualità, lievito e luppolo.
I controlli sul processo produttivo riguardano tutti gli ingredienti: l’acqua dev’essere di buona qualità organolettica e pura dal punto di vista microbiologico; l’orzo è selezionato in varietà specifiche per la produzione di birra e di qualità controllate per quanto riguarda il contenuto di proteine, di enzimi e la sua capacità germinativa; la stessa cura nella selezione viene dedicata al lievito, al luppolo e al mais.
L'obiettivo è esaltare il gusto genuino dei nostri prodotti, birre mediterranee che si sposano con diversi tipi di cibi, senza mai coprirne i sapori.
Uno stile Italiano che ogni giorno conquista nuove frontiere riscuotendo sempre maggiore successo nel mondo.
E’ l’ingrediente principale: per ottenere un litro di birra ne occorrono circa quattro litri, di prima qualità e batteriologicamente pura. L’acqua può avere composizione, durezza e proprietà organolettiche differenti che influenzano la qualità e lo stile della birra: le acque dure esaltano l’amaro dei malti tostati e sono indicate per Stout, Porter, Bock e Doppelbock, quelle dolci si addicono alle Pils e alle Lager.
Il malto si ottiene dalla lavorazione dei cereali, soprattutto orzo, frumento, segale, avena e mais. Il cereale più utilizzato, per la sua grande resistenza e adattabilità, tanto climatica quanto geografica, è l’orzo. Questo subisce tre fasi di lavorazione: germogliazione, essiccazione e tostatura. L'ultima è fondamentale per sviluppare le diverse qualità di malto: più scuro per note forti e tostate, più chiaro per sapori freschi e vegetali.
Il lievito è formato da microorganismi grazie ai quali gli zuccheri, derivanti dal malto e presenti nel mosto, si trasformano in alcol. Il lievito impiegato per la fermentazione della birra appartiene alla famiglia dei Saccharomyces, la stessa utilizzata per ottenere il vino. La temperatura del mosto, a cui viene aggiunto il lievito, genera reazioni differenti e determina tipologie di birra diverse.
È una pianta rampicante i cui fiori femminili contengono la luppolina, sostanza aromatica e resinosa che conferisce alla birra il caratteristico gusto amaro. I componenti più importanti del luppolo sono i tannini, gli oli e gli acidi amari, il cui pregio è essere degli ottimi antisettici e conservanti. Secondo la fase di ebollizione in cui viene aggiunto, il luppolo ha un’azione diversa in base alla varietà impiegata e al metodo di luppolatura: amaricante all'inizio dell'ebollizione del mosto, aromatizzante alla fine. Inoltre chiarifica la birra e migliora la stabilità della schiuma.
Il mais utilizzato nella ricetta della nostra birra è un prodotto proveniente solo da selezionate aziende agricole italiane, partendo da sementi non OGM e utilizzando le tecniche agronomiche più avanzate e volte a salvaguardare la salubrità e la qualità del raccolto. Unendo tradizione ed innovazione, Birra Peroni ha scelto di utilizzare un ingrediente che proviene dai territori più vicini ai propri stabilimenti, assicurando la massima sostenibilità e tipicità della produzione. Il Nostrano e' oggi utilizzato per la produzione della Nastro Azzurro.
E’ l’ingrediente principale: per ottenere un litro di birra ne occorrono circa quattro litri, di prima qualità e batteriologicamente pura. L’acqua può avere composizione, durezza e proprietà organolettiche differenti che influenzano la qualità e lo stile della birra: le acque dure esaltano l’amaro dei malti tostati e sono indicate per Stout, Porter, Bock e Doppelbock, quelle dolci si addicono alle Pils e alle Lager.
Il malto si ottiene dalla lavorazione dei cereali, soprattutto orzo, frumento, segale, avena e mais. Il cereale più utilizzato, per la sua grande resistenza e adattabilità, tanto climatica quanto geografica, è l’orzo. Questo subisce tre fasi di lavorazione: germogliazione, essiccazione e tostatura. L'ultima è fondamentale per sviluppare le diverse qualità di malto: più scuro per note forti e tostate, più chiaro per sapori freschi e vegetali.
Il lievito è formato da microorganismi grazie ai quali gli zuccheri, derivanti dal malto e presenti nel mosto, si trasformano in alcol. Il lievito impiegato per la fermentazione della birra appartiene alla famiglia dei Saccharomyces, la stessa utilizzata per ottenere il vino. La temperatura del mosto, a cui viene aggiunto il lievito, genera reazioni differenti e determina tipologie di birra diverse.
È una pianta rampicante i cui fiori femminili contengono la luppolina, sostanza aromatica e resinosa che conferisce alla birra il caratteristico gusto amaro. I componenti più importanti del luppolo sono i tannini, gli oli e gli acidi amari, il cui pregio è essere degli ottimi antisettici e conservanti. Secondo la fase di ebollizione in cui viene aggiunto, il luppolo ha un’azione diversa in base alla varietà impiegata e al metodo di luppolatura: amaricante all'inizio dell'ebollizione del mosto, aromatizzante alla fine. Inoltre chiarifica la birra e migliora la stabilità della schiuma.
Il mais utilizzato nella ricetta della nostra birra è un prodotto proveniente solo da selezionate aziende agricole italiane, partendo da sementi non OGM e utilizzando le tecniche agronomiche più avanzate e volte a salvaguardare la salubrità e la qualità del raccolto. Unendo tradizione ed innovazione, Birra Peroni ha scelto di utilizzare un ingrediente che proviene dai territori più vicini ai propri stabilimenti, assicurando la massima sostenibilità e tipicità della produzione. Il Nostrano e' oggi utilizzato per la produzione della Nastro Azzurro.
Dal 2007, insieme all’Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo – ente del Ministero dell’Agricoltura – lavoriamo per individuare, sviluppare e conservare varietà di mais del territorio italiano da utilizzare per la produzione della birra.
È nato così il Nostrano Peroni, una varietà di mais che coniuga le caratteristiche della tradizione con le più avanzate tecniche di selezione e miglioramento agronomico.
La storia genetica del Nostrano ha origini antiche che risalgono alle varietà italiane Nostrano dell’Isola, Scagliolo Marne e Marano tradizionalmente coltivate in Italia per l’utilizzo alimentare, in primis per la polenta.
La qualità finale delle produzioni di campo e i livelli di resa sono i cardini della filiera di eccellenza del Nostrano Peroni. Tali obiettivi vengono raggiunti adottando una sorta di “strategia del benessere della pianta” che mira a limitare e prevenire ogni condizione di stress o fattore limitante durante lo sviluppo e la crescita della pianta stessa.
La superficie del nostro Paese dedicata alla coltivazione del mais è pari a circa 1 milione di ettari, di cui 1.000 sono destinati al Nostrano Peroni.
Si tratta di una filiera produttiva importante, che coinvolge 40 aziende in Lombardia, 20 in Veneto e circa 70 in Piemonte. Il Mais Nostrano è l’ingrediente principale con cui viene prodotta la Nastro Azzurro, la birra italiana più esportata nel mondo.
La birra Peroni viene prodotta solo con ingredienti selezionati, come il malto 100% italiano, frutto di una speciale qualità di orzo cresciuto sotto il nostro sole e seguito con cura in tutte le fasi di crescita.
Birra Peroni collabora con oltre 1.500 agricoltori (nel 2019 sono stati circa 2.000 agricoltori) per la produzione di orzo distico da birra. Nel 2019 gli ettari di terreno seminati ad orzo per Birra Peroni sono stati circa 19.000, per un raccolto di oltre 70 mila tonnellate, coprendo così il fabbisogno totale del marchio Peroni per l’intera produzione del 2020.
L’orzo viene prodotto in diverse regioni tra cui: Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Umbria, Toscana, Lazio, Campania, Sardegna e Friuli Venezia Giulia. In particolare nel raccolto 2019 il Lazio, con circa 7.000 ettari coltivati, è uno dei principali centri italiani di produzione, detenendo oltre il 35% delle coltivazioni nostrane e impiegando più di 600 agricoltori. Il raccolto medio annuo, che viene poi stoccato e conferito alla Malteria Saplo di Pomezia, parte del Gruppo, si attesta intorno alle 22.000 tonnellate.
La Malteria Saplo è il luogo dove la birra “prende corpo”. È infatti nello stabilimento Saplo di Pomezia (Roma) che l’orzo viene trasformato in malto. Il primo passaggio, dopo la selezionatura e la pulitura del cereale, avviene nelle vasche di macerazione, dove per circa un giorno l’orzo riceve l’acqua e l’aria necessari per far avviare il processo di germinazione. L’acqua e l’aria, due elementi semplici e naturali, ma fondamentali per la qualità del prodotto. Successivamente l’orzo resta a germinare attraversato da un flusso di aria che ne mantiene fresca e ossigenata la massa per circa 5 giorni, solo quando il naturale sviluppo dell’embrione ha modificato l’orzo in malto questo passa all’ultima fase di essiccazione dove grazie a temperature specifiche produrrà gli aromi caratteristici della Birra Peroni. Da questa fase in poi il processo di produzione della birra passa agli stabilimenti Birra Peroni.
La Malteria Saplo, società controllata da Birra Peroni, opera a Pomezia dal 1964 (SAPLO è fondata nel 1938) attraverso contratti di coltivazione stipulati con agricoltori del Centro-Sud Italia, per un fabbisogno annuo di orzo di circa 55.000 tonnellate. Una quantità che, secondo recenti stime, equivale a circa 17.000 ettari di superficie coltivata.